Il caso di Denise Pipitone potrebbe giungere a una nuova svolta, adesso che è stato arrestato Matteo Messina Denaro. Da giorni non si parla d’altro di questo eclatante ritrovamento. Erano anni che il mafioso si nascondeva alla polizia. In molti lo immaginavano fuori dall’Italia, ma in realtà lui si trovava proprio in Sicilia. Ma cosa c’entra il ricercatissimo boss con la bambina scomparsa tanti anni fa? Lo capiamo da quello che ha detto il generale Mario Mori riguardo il suo arresto, che non è soltanto una vittoria per quello che l’uomo rappresenta, ma anche per le cose di cui è a conoscenza.
“L’arresto è una notizia positiva sotto una infinità di aspetti. Uno dei tanti è che metterà fine a troppi anni di chiacchiere sui presunti segreti custoditi dal latitante, a partire da quelli sulla fantomatica trattativa tra Stato e mafia”. A quanto si dice Matteo Messina Denaro sarebbe in possesso di un vero e proprio libro di misteri made in Sicily. Una terra che oggi sembra dimenticata dall’Italia, ma che è sempre stato un punto di partenza per la criminalità organizzata, che potrebbe avere qualcosa a che vedere con la scomparsa di Denise Pipitone. “Dove arriva la mafia non arriva lo Stato”, si diceva in un film e l’arresto dell’uomo è sicuramente un passo avanti per scoprire qualche segreto in più.
Sono tantissimi i misteri che si sono consumati in Sicilia. Ma uno di quelli che tanto ha appassionato gli italiani è proprio quello di Denise. La piccola è scomparsa un pomeriggio dal giardino di casa sua. E’ dal 2004 che i genitori non hanno più alcuna notizia della loro piccola. Sono state seguite moltissime piste differenti negli anni, ma nessuna di queste ha portato ad una conclusione. Ma Matteo Messina Denaro potrebbe far aprire una pista in più. E chissà che non sia finalmente quella giusta. E’ quello che spera sicuramente la mamma della piccola, Piera Maggio.
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Insieme a suo marito Piero Pulizzi la donna ha lanciato un appello per il mafioso: “Chiediamo allo Stato italiano, ai magistrati che se ne prenderanno carico: dopo tutti gli accertamenti e le doverose domande di rito al boss Matteo Messina Denaro, qualcuno cortesemente chieda al boss, se in qualche modo ha avuto notizie sul sequestro di nostra figlia Denise”. Con questa richiesta i genitori della piccola non vogliono certo insinuare che il famoso latitante sia stato parte attiva di questa sparizione. Ma sicuramente il suo ruolo nella criminalità organizzata gli permetteva di conoscere tutto quello che accadeva nella sua città.
Soprattutto tutto quello che non era legale. Piera Maggio sembra esserne ben consapevole: “Sappiamo che non è stato lui a prendere Denise, ma sicuramente lui sa chi è stato e perché. Lo dica, come atto di estrema riparazione per quello che ha fatto al piccolo Di Matteo e di clemenza verso una mamma che soffre”. C’è davvero la possibilità che Matteo Messina Denaro possa svelare qualcosa riguardo Denise Pipitone? Che il boss decida di parlare della piccola, anche per distogliere l’attenzione da argomenti di diversa rilevanza? Si dice che sia anche in possesso del quaderno di Borsellino. Sicuramente con il suo arresto qualcosa di interessante verrà a galla.