Il caso di Sarah Scazzi potrebbe essere riaperto a distanza di tredici anni e una nuova sorte si potrebbe delineare per le due donne accusate del suo omicidio. Stiamo parlando di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima. E’ ormai molto tempo che mamma e figlia stanno scontando le loro colpe in prigione. Ma adesso la situazione potrebbe essere completamente ribaltata. L’avvocato Nicola Marseglia pensa ci siano i presupposti per riprendere in mano la sentenza di ergastolo. Tutto si lega alla testimonianza di Giovanni Buccolieri.
Giovanni è il fioraio che aveva detto di aver visto le due donne il giorno della scomparsa di Sarah Scazzi. Interrogato dagli inquirenti, aveva confermato il racconto. Nel dettaglio l’uomo aveva visto Cosima Serrano costringere sua nipote ad entrare in macchina. “Moh ha nghianà intra la macchina”, le aveva detto con fare imperioso. Alla guida del veicolo invece c’era sua figlia, Sabrina Misseri. Dopo aver seguito le sue parenti, della giovane non si sono avute più tracce, fin quando non si è ritrovato il suo corpo senza vita. E la testimonianza del fioraio è stata determinante.
Peccato che Giovanni Buccolieri non sia mai stato estremamente convinto del suo racconto. Soltanto il giorno seguente la sua deposizione, l’uomo cambiò la versione dei fatti. Il fioraio raccontò di aver semplicemente fatto un sogno molto vivido. Suggestionato probabilmente dal fatto che la scomparsa di Sarah Scazzi aveva interessato tutto il paese. Aveva così raccontato il sogno a sua moglie ed era stata lei a spingerlo a parlare con gli inquirenti. Cosa che in un primo momento si era decisamente rifiutato di fare. Infatti era molto ansioso e non voleva assolutamente che il suo nome fosse legato alla vicenda.
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Giovanni Buccolieri ha successivamente affermato di essere stato spinto dagli inquirenti a esasperare la sua stessa deposizione. E’ quello che si capisce ascoltando una intercettazione di una telefonata che lui ha avuto con la moglie durante quei giorni difficili successivi alla scomparsa di Sarah Scazzi: “A me il primo giorno mi hanno fatto l’interrogatorio.
Mi hanno messo in dubbio, mi hanno tartassato tanto per dire quello che loro volevano. Praticamente loro mi hanno fatto raccontare il sogno come se fosse una realtà. Mi hanno suggestionato tutte queste cose qua. Io nella notte ho pensato ‘ma che ho detto? Perché mi hanno fatto dire tutte queste cose qua?’ E’ stato il mio sbaglio. Mi sono fatto suggestionare e ho raccontato.”
Successivamente Giovanni Buccolieri ha tentato di tirarsi indietro, dicendo agli inquirenti di aver raccontato semplicemente un sogno. Ma a quel punto gli è stato chiesto di dotarsi di un difensore, perché accusato di falsa testimonianza resa al pubblico ministero. Durante il processo contro Sabrina e Cosima il fioraio si è rifiutato di parlare, avvalendosi della facoltà di non rispondere in attesa che il procedimento penale a suo carico terminasse. Ora che è stato prosciolto, ha confermato la versione del sogno. Ed è su questo che l’avvocato Nicola Marseglia si vuole appellare per riaprire il caso sull’omicidio di Sarah Scazzi.