Rischio corruzione dirigenti scolastici. Pronti 1500 trasferimenti. Ecco le Regioni coinvolte

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Per evitare il rischio corruzione dei dirigenti scolastici, nel 2001 fu scritta una norma secondo la quale devono avere incarichi a rotazione. La legge però non è mai stata davvero applicata, sebbene fondamentale se si considera che i dirigenti scolastici gestiscono sia acquisti sia appalti per la pubblica amministrazione. Adesso, nel 2023, tale norma dovrà essere applicata obbligatoriamente. Qualora ciò non dovesse succedere, la registrazione dei contratti dei dirigenti non avverrebbe.

Seconda la norma, tutti i dirigenti che hanno già ricoperto il loro incarico per 6 anni, avendo dunque svolto due mandati nella stessa scuola, dovranno essere necessariamente trasferiti. Se ciò non dovesse essere applicato, in maniera automatico non sarebbero più registrati i loro contratti. Questo è quanto dichiarato dal direttore dell’USR Lazio, Rocco Pinneri. Tale norma sarà valida anche per tutte le altre regioni d’Italia e non solo per la regione Lazio.

Stando ad alcuni calcoli, almeno 6 di 7500 dirigenti dovranno essere trasferiti poiché il loro mandato triennale e già rinnovato è in scadenza. La norma scritta nel 2001 è fondamentale perché impedisce che alcuni dirigenti scolastici trasformino le scuole in veri e propri feudi personali, essendone alla guida per oltre 10 anni. Inoltre, è fondamentale perché qualora uno di loro dovesse agire male, non rimarrebbe senza controlli per tantissimi anni. Difatti, è previsto che dopo il mandato di 6 anni, prima di lasciare la scuola, il dirigente in carica sia sottoposto a controlli.

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Giannelli, presidente di ANP, durante un’intervista con il Messaggero ha espresso tutto il suo dissenso a riguardo. “Nella scuola non ci sono fondi o comunque non molti, quindi parlare di rischio corruzione è inappropriato”, ha dichiarato. Ha poi proseguito dicendo che questo non è il modo giusto per agire contro la corruzione. Inoltre, ha sottolineato come il lavoro di un dirigente scolastico abbia bisogno di continuità per dare i suoi frutti e che, se dovesse essere sistematicamente interrotto, tali frutti non sarebbe più così evidenti.

Tuttavia, chi è a favore della norma prende anche in considerazione quei dirigenti scolastici che, al contrario, esercitano per anni la propria influenza in maniera negativa ed agiscono indisturbati poiché il loro mandato non ha mai scadenza. Per favore un continuo miglioramento, ridurre il rischio di corruzione ed il rischio di creazione di un certo monopolio scolastico, è dunque necessario- ed ormai obbligatorio per legge- applicare la norma redatta nel 2001.

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