Sono state trovate tracce di pesticidi in una nota marca di passata di pomodoro. Uno degli alimenti che viene consumato maggiormente sulle nostre tavole. I suoi vantaggi sono notevoli: con una sola bottiglia può mangiare tutta la famiglia e ottenere un sughetto strepitoso. Non solo, la lunga conservazione ci permette di farne delle notevoli scorte senza doverla consumare velocemente. Siamo sempre preoccupati per la data di scadenza dei prodotti. Amiamo comprare gli alimenti freschi ma sappiamo anche che dobbiamo cucinarli e consumarli il prima possibile. Non riusciamo a fare la spesa giorno per giorno.
Soprattutto doversi limitare a una spesa settimanale ci porta a dover scegliere alimenti a lunga conservazione. E la passata di pomodoro, tra questi, è sicuramente la migliore e più saporita. Indispensabili per moltissimi primi piatti. Può essere condita a piacimento: peperoncino, basilico fresco, ricotta e tanto altro per renderla sempre differente. Ultimamente sono stati effettuati dei controlli sui marchi più conosciuti in Italia. Come riposta la rivista super accreditata Il Salvagente Soltanto uno tra questi non ha superato il test dei pesticidi. Questi vengono utilizzati durante la fase di coltivazione dei pomodori per proteggerli.
Purtroppo col tempo si è scoperto che i pesticidi sono anche dannosi per l’uomo. Per questo motivo sono state indicate delle quantità massime da dover rispettare. Le marche di passata di pomodoro analizzate sono le seguenti: Carrefour, Cirio, Coop, De Cecco, De Rica, Esselunga, Eurospin, Lidl, MD, Mutti, Petti, Pomì, Star, Todis, Valfrutta. Tutte hanno superato il test tranne una. Si tratta della Petti. Il gruppo Petti produce conserve di pomodoro sin dal 1925, per decenni l’azienda dell’omonima famiglia fornisce importanti gruppi italiani e internazionali.
Pesticidi trovati nella passata di pomodoro
Nel 2013 viene spostato il confezionamento di tutti i prodotti a marchio Petti presso la società del gruppo Italian Food S.p.A. guidata da Pasquale Petti, quarta generazione della famiglia, che decide di lanciare una linea premium di conserve di pomodoro, dedicata al mercato italiano e ai mercati esteri più sensibili all’innovazione e alla qualità. Nascono i prodotti a marchio Petti realizzati con pomodoro toscano e italiano di alta qualità lavorato a bassa temperatura. Peccato che la passata di pomodoro di questa marca non abbia superato i controlli riguardo i pesticidi.
Nello specifico, dalla rivista Il Salvagente sono state trovate tracce di tre tipologie di pesticidi differenti: dimethomorph, un funghicida che si sospetta essere antiandrogena per l’uomo; azoxystrobin, elemento tossico per l’ambiente acquatico; propamocarb, che si sospetta essere cancerogeno. Bisogna specificare che le dosi trovate nelle passate di pomodoro Petti non superano quelle massime indicate dal Ministero della Salute quindi la passata non è pericolosa. Nonostante questo, la presenza di tre tracce fa capire che l’utilizzo dei pesticidi nei campi è stato troppo ricorrente. Si spera che le aziende riescano a farne sempre meno uso.