L’assassino di Veronica De Nitto è stato trovato ma non è ancora stato arrestato. Il padre della vittima lancia l’allarme: dopo anni dal delitto non riesce ad avere giustizia per sua figlia. Oggi l’uomo si è rifatto una vita rimanendo impunito. “Sono disperato per il silenzio che è calato sulla terribile fine della mia Veronica. Il suo assassino è libero, si è rifatto una vita, ha pure una nuova fidanzata. Invece la mia bambina è sottoterra, non tornerà mai più e per lei non c’è ancora giustizia.” Stiamo parlando della ragazza che è stata uccisa in America dal suo fidanzato.
Veronica De Nitto viveva in California e lavorava in un supermercato di San Francisco. E’ proprio qui che ha conosciuto Renato Yedra-Briseno, un macellaio di 37 anni di origine messicana. I due lavoravano insieme e tra loro è scoppiata la passione. Ma come troppo spesso succede, questa passione si è trasformata in un omicidio. La donna infatti è stata ritrovata morta nella sua abitazione. I vigili del fuoco sono arrivati a causa di un incendio. Pensavano di dover spegnere delle fiamme, e invece hanno trovato il cadavere sgozzato dell’italiana, inerme sulla porta di casa.
Trovato l’assassino di Veronica De Nitto, Ha una nuova fidanzata e vive in libertà
Renato Yedra-Briseno ha avuto la meglio su Veronica De Nitto mentre lei stava cercando di scappare. E’ riuscito a prenderla alle spalle e le ha tagliato la gola. Dopo di che, ha dato fiamme all’appartamento nella speranza di far perdere le sue tracce. Un omicidio premeditato, dal momento che le telecamere di sicurezza hanno ripreso l’uomo mentre comprava la tanica di benzina, prima di dirigersi verso la casa della vittima. Successivamente, il macellaio ha vagato per sei giorni a San Francisco. Poi è riuscito a lasciare gli Stati Uniti e a fare ritorno in Messico, suo paese natale.
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Ad aiutarlo nella fuga lo zio, che è stato arrestato dalla polizia. L’uomo ha mostrato la macchina usata per accompagnare l’assassino al confine. Al suo interno è stata ritrovata l’arma del delitto. Oggi Renato Yedra-Briseno è ancora in Messico, ha un lavoro, una fidanzata, e ha dimenticato Veronica De Nitto. Suo padre Luigi invece non l’ha dimenticata e cerca ancora giustizia per sua figlia. Ma i problemi burocratici con l’America e la scarsa attenzione sulla vicenda da parte dell’Italia lo stanno mettendo in difficoltà. L’uomo si è rivolto a chiunque, senza ricevere risposta.
“Ho cercato ogni giorno di sapere qualcosa sulla sorte di Veronica, ho scritto all’allora ministro Luigi Di Maio, senza avere mai una risposta. Così con il mio avvocato siamo andati in Procura a Roma e quando ho visto il fascicolo sul caso di mia figlia sono rimasto sconcertato.” La taglia messa sulla testa di Renato è di 10 milioni di dollari, a far capire la pericolosità dell’uomo.
Invece il nome di Veronica era sbagliato: sul fascicolo veniva chiamata Vittoria, errore che è costato moltissime attese per il riconoscimento della morte. Il blitz contro l’assassino non è stato ancora fatto, nonostante sia stata individuata la sua casa. Adesso Luigi si è rivolto al nuovo ministro degli esteri: l’Italia interverrà finalmente ad aiutarlo? Una risposta è arrivata, ma bisogna aspettare per vedere movimenti concreti.
