Maxi Aumenti di stipendi a docenti e Ata: da 100 a 150 euro in più al mese. Ecco da quando

Giuseppe-Valditara

Trecento milioni in più destinati agli stipendi degli insegnanti e del personale ATA. Alcuni giorni fa è stata firmata l’integrazione proposta dal ministro Valditara per il contratto della scuola. Integrazione che mette in campo soldi, stanziati dalla legge di bilancio 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), a disposizione della contrattazione tra ARAN e Organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca

Questi 300 milioni saranno destinati all’incremento della componente fissa della retribuzione del personale della scuola. Si tratta di un nuovo atto del governo in coerenza con l’impegno politico a reperire nella legge finanziaria nuove risorse per l’istruzione. Dopo aver conseguito, alla fine dell’anno scorso, lo sblocco degli arretrati (in media 2.000 euro per dipendente), con queste nuove risorse l’aumento medio degli stipendi, già approvato a fine 2022, salirà da 100 a 124 euro per mensilità, tra aprile e maggio

L’obiettivo è avviare un progressivo miglioramento delle retribuzioni nel comparto scuola e sostenere specifiche politiche del personale finalizzate a rafforzare l’orientamento e a contrastare la dispersione, nell’ambito di un nuovo modello di scuola incentrato sul merito
Inoltre, viene affidata alla contrattazione anche la definizione dei criteri di distribuzione delle risorse per la valorizzazione dei docenti, al fine di garantire la continuità didattica per gli studenti, con una specifica attenzione per gli istituti statali delle piccole isole

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“Abbiamo portato a compimento l’impegno che avevamo assunto in sede politica e con il personale scolastico”, ha commentato il ministro Giuseppe Valditara. “La valorizzazione dei lavoratori della scuola è una delle nostre missioni, perché non può esserci merito senza dignità, che va salvaguardata anche tramite l’incremento delle risorse destinate a migliorare le retribuzioni in tutto il comparto scuola”

Le somme andranno ad incrementare la parte fissa della retribuzione, composta dallo stipendio tabellare, dall’indennità integrativa speciale conglobata nello stipendio tabellare, dalla retribuzione professionale per tutti i docenti e dal compenso individuale accessorio per il personale ATA. Dal momento che le somme risultano stanziate per l’anno 2022, il personale scolastico avrà diritto agli arretrati maturati per tutto l’anno 2022, oltre all’aggiornamento dell’Indennità

Vacanza Contrattuale dal mese di marzo 2023

Come spiega Il Messaggero, l’aumento effettivo è variabile a seconda del livello di inquadramento, della posizione lavorativa e dell’anzianità del singolo dipendente. La somma media di aumento dello stipendio ammonta a circa 14 euro netti mensili. I 300 milioni si aggiungono agli aumenti derivanti dal rinnovo contrattuale di dicembre. Gli importi variano in base allo scaglione stipendiale (anzianità di servizio): fascia 0-8, 9-14, 15-20, 21-27, 28-34, da 35
Per quanto riguarda il piano mobilità, è stata definita la presentazione delle domande. Per i docenti finestra temporale dal 6 al 21 marzo, dal 17 marzo al 3 aprile per il personale Ata e dal 9 al 29 marzo per gli educatori. La pubblicazione dei movimenti è fissata per i docenti al 24 marzo, per gli educatori al 29 maggio, per gli Ata all’1 giugno. Le ordinanze ministeriali dovrebbero arrivare a breve ma i sindacati per ora non hanno firmato alcun documento

 

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