Sorelle uccise dal treno, ora svelata la verità: perchè non hanno usato il sottopassaggio che le avrebbe salvate

E’ stato archiviato il caso delle due sorelle che sono morte finendo sotto il treno. Loro si chiamano Alessia e Giulia e hanno perso la vita insieme, in una maniera decisamente tragica. Una maniera che aveva dato adito di dire moltissime cattiverie su di loro e sulla loro famiglia. Era la notte del 31 luglio 2022. Le due ragazzi di 15 e 17 anni erano andate a ballare. Una classica serata estiva a Riccione, davanti al mare. Avevano chiesto un passaggio fino alla stazione all’automobilista. Dopo di che avrebbero preso il treno che le avrebbe riportate a casa dai genitori.

Ma quel treno per loro non è mai arrivato. Alessia e Giulia sono state investite mentre camminavano sui binari. In moltissimi hanno subito pensato a un suicidio. Del resto, non sarebbero le prime a decidere di affrontare questa morte, molto veloce. C’è poi chi è stato convinto che le sorelle fossero sotto effetto di alcool e droga. Ed è stata questa la versione che più ha colpito la loro famiglia. I genitori, ritrovatisi a dover affrontare la perdita di entrambe le loro figlie in questa tragica maniera, hanno anche dovuto affrontare le varie dicerie sul loro conto. E le hanno difese fino all’ultimo.

Sono state avviate delle indagini per capire con precisione cosa avesse spinto Alessia e Giulia sotto quel treno. Sono stati interrogati i macchinisti, le persone presenti in stazione, il pilota che non ha potuto evitarle. Le analisi hanno infatti riportato che avendole viste, l’uomo ha cercato di frenare, ma è stato tutto inutile. E le indagini hanno anche portato alla conclusione che non si sia trattato di un suicidio. La morte delle due sorelle è stata una tragica fatalità, unita all’ennesimo insegnamento di non attraversare mai i binari del treno, se c’è la possibilità di usare un sottopassaggio.

Scoperta la verità sulla sorelle uccise dal treno

L’importante per i genitori è che la morte delle due sorelle non sia diventata la morte di due drogate ignare del pericolo. Adesso che la memoria di Alessia e Giulia è stata ripristinata, hanno accettato di archiviare definitivamente il caso. Così ha affermato il loro legale: “Siamo felici di apprendere che le indagini hanno escluso l’uso di alcol e di droga, così come hanno escluso il suicidio. Su questa vicenda si è detto molto e a sproposito, i commenti cattivi sui social e le illazioni. Il papà era certo che Giulia e Alessia non avessero bevuto o fatto uso di droga, oggi le indagini lo confermano”.

A prescindere dalle condizioni in cui vertevano le due sorelle, sicuramente non meritavano di morire in questa tenera età. Così come i loro genitori non meritavano di dover affrontare anche le maldicenze, oltre il dolore di questa tragedia. Il padre era sveglio quando le figlie sono morte. Giunte in stazione, lo avevano chiamato per rassicurarlo.

Il ‘pericolo’ della discoteca era finito, ed erano giunte sane e salve in stazione, dove avrebbero preso il treno che le riportava da lui. Una chiamata tranquilla, non annebbiata dai fumi dell’alcool, l’ultimo dialogo tra un padre e le sue bambine. Probabilmente le due ragazzine erano in ritardo e credevano di perdere il treno che le avrebbe riportate a casa. Solo per fare più in fretta avrebbero quindi deciso di attraversare i binari, prima la maggiore seguita dalla più piccola. Solo Una tragica fatalità

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