Non ci saranno incontri tra Filippo Turetta e i genitori. Il colloquio tra parenti era previsto per questa mattina ( 29 novembre) all’interno del penitenziario di Verona. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera il papà e la mamma del 21enne non se la sentono ancora di vedere il figlio. A comunicarlo è stato lo stesso avvocato Giovanni Caruso che lo avrebbe comunicato al direttore del carcere. L’avvocato, nella giornata di oggi vedrà comunque il suo assistito.
I programmi saltati di Filippo
Il colloquio tra Filippo e i genitori era stato autorizzato dagli inquirenti per questa mattina. Probabilmente, però, i due hanno avuto un ripensamento, prendendosi altro tempo. Ancora fresca e profonda la ferita. Un gesto psicologicamente troppo grande, forte per i due. Solo ieri, infatti, sarebbe arrivata la confessione di Filippo al gip: colloquio nel quale il ragazzo avrebbe detto di aver ucciso l’ex fidanzata.
Lo stato di salute del ragazzo
Sembra essere provato, ancora sconvolto Filippo Turetta. Quest’ultimo è sempre in cella, in compagnia del suo compagno. Le sue condizioni di salute sembrano essere buone, ma psicologicamente ancora no. Non si sarebbe lasciato andare a cedimenti emotivi davanti ai giudici che, nell’interrogatorio di martedì 28 lo hanno visto e ascoltato solo per 30 minuti.
La dinamica dell’accaduto
Sono passati appena 18 giorni da quando Filippo ha distrutto la vita di Giulia Cecchettin, la sua e dei familiari sia suoi che della ex ragazza. Un brutta pagina della sua vita e di quella della cronaca nera. L’11 novembre scorso, sabato, è uscito di casa con la volontà di vedere e parlare con Giulia. Da lì, poi il litigio. Gli inquirenti stanno studiando il caso cercando di capire se dietro il femminicidio ci sia premeditazione, se cioè Filippo Turetta sia uscito di casa con il desiderio, la voglia di uccidere Giulia o se è stato un raptus.
Due sarebbero state le aggressioni avvenute nei confronti di Giulia: la prima sotto casa sua, a pochi passi da dove abitava la ragazza: la seconda nella zona di industriale di Fossò, luogo dove probabilmente sarebbe morta la ragazza, abbandonata in un canale a Pordenone vicino al fiume.
