Scoppia un altro allarme in Cina. Ad allarmare i medici e la comunità scientifica orientale è una polmonite. Stando a quanto riportato da molti ospedale dalla vasta zona della Cina, in molte metropoli cinesi è scattata una emergenza sanitaria che tiene con il fiato sospeso milioni di famiglie. Una misteriosa polmonite che sta colpendo tantissimi bambini.
Il primo alert sulla polmonite
La prima allerta è arrivata da ProMed, un sistema di sorveglianza al pubblico che monitora le epidemie di malattie umane e animale nel mondo. Quest’ultima ha emesso una notifica parlando di «polmonite non diagnosticata» nei bambini, con febbre alta e tracce nei polmoni, ma senza tosse.
La polmonite e il covid
Quattro anni fa, nel 2019, fu proprio la ProMed a lanciare l’allarme sul virus respiratorio ( al tempo sconosciuto) ribattezato Sars Cov 2. Secondo i media orientali, questo tipo di polmonite, si manifesterebbe come febbre alta e noduli polmonari. Gli ospedali sarebbero al momento intasati e in tante classi nelle scuole ci sarebbe una vera e propria assenza di massa dei bambini. Eric Feigl-Ding, noto epidemiologo che su ‘X’ ha seguito la pandemia, ha rilanciato l’allarme con diversi post e video che raccontano la situazione.
Il sospetto degli studiosi
Secondo l’epidemiologo statunitense questi casi sarebbero riconducibili al Mycoplasma pneumoniae. Si tratta di un batterio responsabile di patologie che interessano l’apparato respiratorio. Si tratterebbe di polmonite ambulante e al momento sarebbe in aumento in Cina.
Quali sintomi
La polmonite ambulante si manifesta oltre alla febbre con mal di gola, tosse persistente che dura settimane o addirittura mesi. Se peggiora, però, può diventare polmonite. “Si tratta della prima ondata di infezioni da Mycoplasma pneumoniae da quando la maggior parte delle misure di contenimento anti-Covid sono state revocate all’inizio di quest’anno», ha spiegato Zhou Huixia, direttore del Children’s Medical Centre del Seventh Medical Center of the Chinese Pla General Hospital, in un’intervista al ‘China Daily’. “L’ondata è apparsa particolarmente aggressiva dopo la festa della Festa Nazionale all’inizio di ottobre – ha aggiunto – Rispetto agli anni precedenti abbiamo riscontrato più pazienti con infezioni miste, resistenza ai farmaci e polmonite lobare”.