Uno sconto di pena per Michele Misseri. Un periodo di reclusione che durerà molto probabilmente per un altro anno. Il padre di Sabrina Misseri, accusato di aver occultato il cadavere di Sarah Scazzi, dovrebbe uscire in primavera del 2024. A quanto pare la cella dove attualmente è detenuto l’uomo è troppo piccola: manca acqua calda e non c’è la doccia.
Lo sconto di pena
Avrà uno sconto, quindi. Le condizioni in cella hanno spinto l’ufficio di sorveglianza di Lecce ad accordare all’uovo una riduzione di pena di 41 giorni e un risarcimento a titolo di “ristoro monetario” di 472 euro.
La buona condotta di Misseri
Dal 2017, anno in cui è stato condannato Misseri ha goduto di varie “riduzioni” di pena per buona condotta. Sommando i giorno arriverebbe a 500 in totale. Tutti provvedimenti arrivati dopo le richieste dell’avvocato Luca Latanza.
L’accusa
Michele Misseri, contadino di Avetrana, al momento è rinchiuso a Lecce, nel penitenziario, dove sta scontando 9 anni di reclusione per soppressione di cadavere, diffamazione. L’accusa è quella di aver cercato di far sparire il cadavere di Sarah Scazzi lanciando il corpo in un pozzo.
L’omicidio
Il caso risale al 2010, il 26 agosto, ad Avetrana in provincia di Taranto. A perdere la vita è stata Sarah Scazzi, Secondo la Cassazione il caso si è risolto con l’accusa all’ergastolo di Cosima Serrano e Sabrina Misseri ( madre e figlia, rispettivamente moglie e figlia di Michele Misseri). L’accusa è di concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Le due, zia e cugina della vittima, al momento stanno scontando il loro periodo di reclusione in carcere. Come anticipato da donnaspia.it nelle settimane scorse, le condizioni di salute di Sabrina Misseri al momento non sarebbero delle migliori. La donna avrebbe tentato il suicidio in cella ( notizia non smentita).