Poteva essere salvato Michele Merlo, dicono i consulenti della sua famiglia. Il ragazzo era noto per la sua partecipazione ad Amici e X Factor. La sua morte improvvisa in così giovane età lasciò l’Italia intera senza parole. Il decesso fu causato da una leucemia fulminante, che lo ha spento in pochissimi giorni. Ma da subito gli occhi sono stati puntati verso i medici che lo hanno visitato. Il giovane infatti era preoccupatissimo per le sue condizioni di salute e si era presentato più volte in ospedale per ricevere aiuto. Ma i suoi sintomi sono stati male interpretati e nulla è stato fatto per salvarlo.
Oggi i consulenti affermano che Michele Merlo avrebbe potuto vivere ancora, se curato nella giusta maniera. Un trattamento tempestivo avrebbe diminuito la mortalità della leucemia fulminante che lo ha colpito del dieci per cento. Una volta arginato il rischio di morte immediata, si sarebbe potuto procedere con altre due terapie disponibili per la sua malattia. Due terapie che garantiscono una sopravvivenza di altri quattro anni, all’89% e al 93%. Ma al giovane e ai suoi problemi non è stata data la giusta attenzione e il 6 giugno del 2021 lui è morto in un ospedale di Bologna.
Michele Merlo poteva essere salvato, La conferma dei consulenti
A essere indagato per la morte di Michele Merlo è il suo medico curante, Pantaleo Vitaliano. Il giovane cantante di Amici e X Factor si era presentato nel suo studio più di una settimana prima della sua morte. Era il 26 maggio quando gli aveva mostrato preoccupato un ematoma che era comparso sulla sua gamba. Ematoma che è stato trattato come un semplice livido. Il dottore si difende dalle accuse dicendo che era stato il suo paziente stesso a metterlo sulla cattiva strada. Gli aveva infatti raccontato di essere sbattuto nel corso di un trasloco e di avere avuto un trauma che avrebbe potuto spiegare la presenza di quella grande macchia sul suo corpo.
Ma il legale della famiglia di Michele Merlo sostiene che ci sono tutti i presupposti per un’azione legale contro Pantaleo Vitaliano. Se il medico avesse trattato il giovane con la giusta attenzione, il trattamento d’urgenza sarebbe potuto iniziare già il 27 maggio. Pur avendo soltanto il 10% di probabilità di riuscita, per quel che si sa oggi il cantante potrebbe essere ancora in vita. E la famiglia avrebbe potuto aiutarlo ad affrontare la brutta malattia che lo aveva colpito. Attualmente il procuratore Jacopo Augusto Corno sta valutando se rimandare il dottore a giudizio o archiviare il caso.
Alla luce dei nuovi fatti è chiaro che ancora non c’è pace per la famiglia di Michele Merlo, che avrebbe voluto le giuste cure per il giovane. Non fu soltanto il suo medico curante a sbagliare la diagnosi. Il cantante di Amici e X Factor, non contento del dottore, si era recato anche al pronto soccorso di Vergato. Qui gli avevano diagnosticato una semplice tonsillite. Nessuno sapeva che in realtà aveva una leucemia promielocitica acuta. Le sue condizioni sono peggiorate di momento in momento, fino alla sua morte all’ospedale Maggiore di Bologna.
